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Sistemi d'illuminazione FARM-LED
LUCE ARTIFICIALE, BENESSERE E PRODUTTIVITÀ AL TOP
Benessere e produttività quando si parla di stalle e bovini da latte sono legati indissolubilmente, la qualità delle fonti luminose durante le varie fasi della giornata sono fondamentali.
La luce quando raggiunge gli occhi dei bovini agisce nell’organismo come inibitore nella produzione di melatonina, ormone responsabile del ciclo sonno-veglia, provocando così una diminuzione del periodo di sonno e allungando di conseguenza quello dell’attività dell’animale, la conseguenza è che il bovino mangia di più e aumenta la produzione di latte.
Nello specifico va precisato che a seconda dell'età e dello stadio produttivo in cui si trovano gli animali, necessiteranno di condizioni illuminotecniche differenti.
SUDDIVISIONE AREE
Per quanto riguarda la Bovina da Latte in produzione, ove possibile, è ideale differenziare le aree del ricovero zootecnico:
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illuminazione corsia di alimentazione;
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illuminazione corsia di riposo.
I valori ideali di intensità luminosa si attestano sui 80-100 lux nelle aree di riposo, mentre devono avere valori fino a 140-180 lux nelle aree di alimentazione.
I valori di intensità luminosa devono essere rilevati a 1,50 mt di altezza, cioè in corrispondenza dei fotorecettori delle retine, che tramite il tratto nervoso retinoipotalamico stimolano la ghiandola pineale.
Per effetto dei livelli di intensità luminosa richiesti, si va ad inibire la formazione di melatonina, condizionando la biologia evolutiva dell’animale che risulta «più sveglio».
Con la maggiore attività delle proprie funzioni biologiche, l’animale si nutre di più e risulta più attivo con incrementi produttivi individuali, un maggior livello riproduttivo, con notevoli incrementi di valore PR.
In corsia di alimentazione la luce viene sempre mantenuta accesa nell’arco delle 24h, al contrario sulla corsia di riposo (cuccette o lettiera permanente) viene applicato il fotoperiodo.
La luce in corsia di alimentazione, grazie ai dispositivi FARM-LED appositamente studianti, non va ad impattare la zona di riposo, che nelle ore di buio, rimane perfettamente oscurata.
FOTOPERIODO
Vacche in lattazione
Parlando di fotoperiodo, si è diviso il giorno in corto e lungo, dove per ogni giorno corto si intende un’esposizione alla luce di 8 ore, mentre per giorno lungo l’esposizione si deve protrarre fino ad almeno16÷18 ore.
Tale divisione si rende necessaria in quanto, cambiando drasticamente le esigenze fisiologiche delle vacche durante il periodo di lattazione rispetto a quelle della loro fase di asciutta, si è riscontrato sperimentalmente come le vacche debbano avere l’effetto «giorno lungo» durante le fasi di lattazione.
La manipolazione del fotoperiodo con tale sequenza rappresenta la soluzione che in assoluto ottimizza le performance produttive e riproduttive delle vacche, con sicuro effetto positivo sulla produzione di latte (+6÷10%), sulla fertilità (+%PR) e sul sistema immunitario in genere.
Vacche in asciutta
Per le vacche nel periodo dell’asciutta sono opportune fasi di luminosità naturale: si consiglia di mantenere sempre accesa la luce in corsia di alimentazione, mentre in corsia di riposo mantenere la luce naturale del sole. Una tale sequenza provoca una maggiore produzione di latte nella successiva lattazione. Inoltre, ha un influsso positivo sull'assunzione del mangime e sul sistema immunitario.
Vitelli e manze
Per i vitelli e le manze abbiamo studiato una specifica tipologia di luce, in funzione dell'età degli animali. L'intensità luminosa specifica per le due categorie non disturba l'animale, che in queste specifiche fasi deve crescere. La luce andando ad agire sull'asse ipotalamo-ipofisario influisce sullo sviluppo dell'apparato riproduttore.
Per queste due categorie gli impianti d'illuminazione vengono installati sulla corsia di alimentazione (dove verrà eseguito il corretto fotoperiodo).
Per i vitelli nei box singoli consigliamo un accensione della luce graduale, in concomitanza con la somministrazione dell'alimento. I dispositivi d'illuminazione rimarranno accesi per tutta la durata dell'alimentazione e si andranno a spegnere in automatico. Con l'aumentare dell'età dell'animale si aumenteranno anche le ore di luce lasciate a disposizione dell'animale, tenendo conto anche della luce naturale.
Nelle vitelle dopo lo svezzamento lasciamo 10 ore di buio, questo ha evidenziato vitelle “attive” per più ore al giorno. Gli animali vanno in mangiatoia più volte e per più ore al giorno, questo comporta un aumento dell’ingestione e uno sviluppo più omogeneo del gruppo di animali, in quanto anche le vitelle più deboli si avvicinano spesso alla mangiatoia.
Per le manze, le ore di luce vengono aumentate: 16h di luce e 8h di luce in mangiatoia. Questo permette agli animali di alimentarsi in modo omogeneo e continuo, aumentando l'ingestione e il peso. Le manze raggiungono la pubertà non in funzione dell’età ma della taglia.
I punti più importanti del processo di produzione della manza:
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ottimizzare la crescita;
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raggiungere il primo parto il prima possibile;
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massimizzare la fertilità e il rilevamento dei calori;